Sistema Travaglio:
– Partire sempre da un fondo di verità; una circostanza, un particolare, un fatto realmente accaduti, esistenti, riscontrabili, risaputi
– Costruire la tesi prendendo dal “vero” solo quello che interessa, il particolare capace di rafforzarla, la parola vera che già da sola è capace di orientare, di dare un indirizzo di massima. Tralasciare invece i particolari che distraggono dal raggiungimento dell’obbiettivo che ci si è prefissati di raggiungere, tralasciare quindi i particolari che renderebbero meno efficaci quelli precedenti, quelli scelti. Tralasciare altresì quello che magari è avvenuto dopo il fatto vero, parziali smentite, chiarimenti, specificazioni.
– La nuova storia c’e’ ma è ancora in forma di bozza, bisogna lavorarla ancora un po’; come con l’argilla bisogna plasmarla per farle assumere la forma voluta. Con un po’ di mestiere, si stringe di qua, si allarga di là, si inserisce una battuta ad effetto, un esempio a conferma e il nuovo vestito è pronto
Esempio:
Siamo a 8 e ½. Acceso scontro con Capezzone. Fra alcune altre cose inesatte sostiene anche che Obama ha dato del “maiale col rossetto” alla Palin. Ora, Travaglio, sa benissimo che Obama non ha mai detto questo. Sa benissimo che, a differenza di come titolavano in quei giorni i quotidiani pecoroni italiani, Obama,rifacendosi a un vecchio modo di dire americano e riferendosi fra l’altro a McCain e non alla Palin, diceva: “McCain parla di cambiamento, ma è il passato. Si può anche mettere il rossetto a un maiale, ma sempre un maiale è”. E’ evidente che il riferimento alla Palin è il rossetto e non il maiale.
Ecco, Travaglio sa benissimo che le cose stanno in questo modo, in seguito ne hanno parlato i giornali di mezzo mondo, eppure non desiste. Prende un fatto vero e lo lavora sino a dargli la forma che più gli garba, che più gli conviene.
E mentre è facile giustificare McCain per la speculazione politica che ne fece in campagna elettorale di quella frase, è molto meno facile giustificare Travaglio; soprattutto se si considera che non è la prima volta che distorce i fatti, e soprattutto per l’avventata definizione “Montanelliana” che egli stesso da del suo agire.